Prof. Andrea Ermolao

Direttore  U.O.C. Medicina dello Sport e dell’Esercizio e Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico

Le più recenti evidenze scientifiche rilevano sempre più chiaramente come l’attività fisica rappresenti un’importante strategia terapeutica, per il crescente numero di persone che convivono con una diagnosi di neoplasia e per l’intera popolazione. I benefici dell’esercizio fisico in ambito oncologico sono infatti molteplici e si esplicano a diversi livelli: prevenzione dello sviluppo di alcune neoplasie, riduzione degli effetti avversi e aumento dell’efficacia delle terapie, riduzione dei sintomi e miglioramento della prognosi e della qualità di vita. I meccanismi d’azione sono applicabili a livello sistemico, ma anche tissutale e cellulare ed agiscono attraverso la regolazione di svariati meccanismi molecolari.

Dal punto di vista epidemiologico, è stata osservata una riduzione di circa il 15% dell’incidenza di 7 tipi di neoplasia nella popolazione che svolge almeno 150 minuti a settimana di attività fisica. Inoltre, una buona capacità funzionale permette di ridurre le complicanze e i tempi di ricovero dopo l’eventuale intervento chirurgico. L’esercizio fisico sembra inoltre migliorare l’efficacia dei trattamenti radioterapici e chemioterapici regolando la vascolarizzazione della massa tumorale.

Per quanto riguarda i sintomi, sia dovuti alla malattia che agli effetti avversi della terapia, si è osservata una riduzione della spossatezza (“fatigue”) e della depressione, nonché un rallentamento del decadimento fisico e cognitivo, con un complessivo miglioramento della qualità di vita sia durante che dopo il trattamento. È compito quindi anche degli oncologi, in collaborazione con i medici dello sport e dell’esercizio, definire dei percorsi specifici per un’esercizio-terapia individualizzata al fine di ottimizzare l’iter terapeutico di questi pazienti. Nasce una nuova sinergia multidisciplinare atta alla somministrazione ottimale di esercizio, calibrata per le necessità del paziente ed integrata con la presenza di nuove figure professionali come i chinesiologi specialisti in attività motoria preventiva e adattata.

È proprio nella presa in carico condivisa del paziente che si possono ottenere i migliori risultati preventivi e terapeutici a medio e lungo termine, potenziando e prolungando il percorso riabilitativo sostenuto dai fisioterapisti. In questo senso, la cooperazione tra le due figure sopracitate è essenziale nell’elaborazione, nell’attuazione e nel follow up di un efficace piano di lavoro, creato ad hoc sulle necessità, sui limiti e potenzialità del singolo individuo, ma anche sulle sue preferenze.

Dal punto di vista medico sportivo la prescrizione di esercizio fisico è il processo mediante il quale un professionista della salute, ed in particolare il Medico specialista in Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico, prescrive un programma di esercizio in base alle condizioni cliniche ed al livello funzionale del paziente, definendone obiettivi e limitazioni specifiche.

La prescrizione di esercizio fisico è personalizzata e si compone di diverse indicazioni riguardanti la parte aerobica, di forza e di flessibilità ed equilibrio, che sono imprescindibili tra loro.

Ciascuna di queste componenti viene calibrata con l’adeguata posologia (con il metodo FITTP), proprio come un farmaco:

  • Tipologia di attività: ad es. camminata, corsa, ballo, acquagym, nordic walking
  • Intensità: regolata in base alla frequenza cardiaca o al livello di sforzo percepito
  • Frequenza delle sedute
  • Durata delle sessioni di allenamento
  • Progressione del livello di esercizio
  • Limitazioni: considerando le eventuali condizioni mediche, terapie assunte, restrizioni o obiettivi personali.

A completamento della valutazione del medico dello sport possono essere prescritti anche esami finalizzati all’inquadramento del rischio cardiovascolare, della capacità funzionale, della forza, della composizione corporea e dell’equilibrio.

L’attività prescritta poi potrà essere praticata in una palestra medica per un periodo di avviamento, per poi proseguire nelle Palestre della Salute del territorio (https://www.regione.veneto.it/web/sanita/palestre-della-salute) o in altre strutture adeguate e condivise nel percorso medico.

La divulgazione dei benefici dell’esercizio fisico fa parte anche della missione dell’iniziativa italiana “Exercise is Medicine” (www.exerciseismedicine.it), di cui la U.O.C. di Medicina dello Sport e dell’Esercizio rappresenta il centro di coordinamento nazionale.

È proprio con questo credo che si è implementato un servizio di supporto per la prescrizione di esercizio anche per pazienti con patologia oncologica, in collaborazione con le Unità Operative di Tumori Ereditari e Chirurgia Senologica 1 dell’Istituto Oncologico Veneto IRCCS.

Se sei un paziente con patologia cronica e vuoi accedere all’ambulatorio di prescrizione di esercizio della U.O.C. di Medicina dello Sport e dell’Esercizio dell’Azienda Ospedale Università di Padova hai solo bisogno di:
• Impegnativa con dicitura: prima visita
per prescrizione di esercizio fisico strutturato (codice 89.7_42, priorità P-programmabile).
• Prenotare chiamando il numero del CUP da rete fissa: 840 000 664, o da rete mobile: 049 7849314 o in presenza presso gli sportelli situati al Piano Rialzato del Monoblocco (via Giustiniani 2, Padova).